- Sonata VII: in Sib maggiore: Allegro, Presto
- Sonata VIII: in mi minore: Allegro, Presto
- Sonata IX: in la minore: Allegro, Andante
- Sonata X: in Re maggiore: Vivace, Presto
- Sonata XI: in Fa maggiore: Moderato, Andante
- Sonata XII: in Do maggiore: Allegro, Giga: Presto
- Concerto in Sib per Clavicembalo: Vivace e staccato
Allegro, Adagio, Allegretto
Sonate di Gravicembalo Vol. II
1 CD 2025 STEREO DDD – Durata: 77:17
Libretto 12 pagine, italiano/inglese
12,90 €
Aggiungi al carrello“In merito alla biografia di Pietro Domenico Paradies (Paradisi) (1707-1791) già si è accennato nella prefazione del CD dedicato alle sue prime sei Sonate di Gravicembalo, pubblicate nel 1754 dall’editore londinese John Johnson insieme alle successive qui registrate.
Si desidera ricordare, a sottolineare l’importanza della produzione clavicembalistica di questo compositore napoletano, oltre all’esistenza di copioso materiale manoscritto, l’avvicendarsi di numerose edizioni successive alla prima, in particolare quella parigina di Le Clerc (1765) e quelle londinesi di Welcker (1770), Blundell (1781), Preston (1790), Longman & Broderip (1790). Trattasi di una tradizione editoriale durata circa tre lustri, assai indicativa della fama che Paradies raggiunse sia in qualità di compositore che di insegnante e concertista. Non è facile rendersi conto se le dodici sonate in oggetto siano state concepite contemporaneamente oppure in periodi diversi. La varietà di riferimenti stilistici, i rimandi al gusto tipicamente napoletano come a quello francese, il ricorso alla tecnica di Domenico Scarlatti come a quella di Johann Christian Bach, farebbero supporre diverse collocazioni cronologiche; tuttavia potrebbe trattarsi anche di eclettismo sapientemente gestito.
Altro elemento che indurrebbe a riflettere, nell’analisi di questi monumenti glorificanti il trionfo dello stile galante, potrebbe essere il carattere tipicamente ‘cembalistico’ di alcune composizioni contrastante con le movenze più propriamente ‘fortepianistiche’ di altre.”
(dalle note di Filippo E. Ravizza)