Sergej Rachmaninov (1873 – 1943)
Trio elegiaco in re minore op. 9
- Moderato – Allegro vivace
- Quasi variazione. Andante
- Allegro risoluto – Moderato
Dmitrij Shostakovich (1906 – 1975)
Trio n. 2 in mi minore op. 67
- Andante – Moderato – Poco più mosso
- Allegro con brio
- Largo
- Allegretto – Adagio
Rodion Shchedrin (1932)
- Giochiamo con un’opera di Rossini
Pyotr Ilyich Tchaikovsky (1840 – 1893)
Due capolavori cameristici per due elegie funebri.
Il Trio elegiaco n. 2 di Rachmaninov fu composto in seguito all’intensa emozione provocata dalla morte di Čajkovskij, il compositore che fino ad allora ne aveva efficacemente supportato la carriera musicale. Il Trio è dedicato dunque “alla memoria di un grande artista”, riprendendo così Rachmaninov la dedica che a sua volta, dodici anni prima, Čajkovskij aveva indirizzato al suo maestro appena scomparso, Nicolai Rubinstein, a cui aveva dedicato il suo Trio in la minore op. 50. Il Trio n. 2 op. 67 di Šostakovič risale invece alla prima metà del 1944, e venne dedicato alla memoria dell’amico carissimo Ivan Sollertinskij, scomparso a quarantuno anni e improvvisamente, a causa di un attacco cardiaco. Per Šostakovič si trattò di una perdita molto dolorosa, che si riflette tutta nella drammaticità e nell’inquietudine che caratterizzano questa pagina al tempo stesso elegiaca, funebre e grottesca.