Molte testimonianze dell’epoca attestano che, fra colui che fu l’enfant prodige per eccellenza, ci fu anche il talento di un grande organista. Basti pensare che, a sette anni, quindi nel 1763, un precocissimo Amadeus si presentava così al pubblico di Francoforte, nel manifesto che ne annunciava l’esibizione: “Il bambino, che ha sette anni, … improvviserà al clavicembalo o all’organo, in qualsiasi tonalità anche difficilissima, finché il pubblico vorrà, per dimostrare che è veramente esperto dell’organo quanto del clavicembalo, sebbene siano strumenti completamente diversi…”.
In questa incisione vengono presentati due lavori per così dire d’occasione: quelli che Amadé dedicò alla “meraviglia tecnologica”, tutta settecentesca, dell’Organo a cilindro o Organo meccanico, la cui invenzione è attribuita all’italiano Giovanni Barbieri, per il quale scrissero anche altri “spiriti magni” della musica, oltre allo stesso Mozart, quali Bach (C.P.E.), Haydn, Haendel, Beethoven; e quelli che erano destinati alle domeniche di un gruppo di amatori della “musica antica” (per la quale si intendeva non di rado Bach e Haendel…), che si ritrovava presso il barone Gottfried van Swieten. Opere d’occasione, dunque, ma che gettano una luce singolare e niente affatto scontata sul talento del grande Wolfgang. Terminano il CD due celebri trascrizioni: l’”Ave Verum Corpus” di Franz Liszt e la celebre “Fuga” dal Kyrie del Requiem mozartiano compiuta da Muzio Clementi.